Storia del passaggio di S. Brigida a Farfa

FarfaVerso il monastero Benedettino di Farfa, nell'estate del 1350, Brigida diresse i suoi passi, su esortazione di Cristo che le aveva detto: “Va’ a Farfa, una camera è pronta per te!”. Probabilmente seguì la stessa strada del pio Tomaso di Maurienne (monaco dell'Ordine di San Colombano, che morì a Farfa nel 720, dopo aver rifondato l'Abbazia di Farfa e della quale fu il primo abate); come lui, Brigida aveva seguito prima la Via Salaria e quindi il passo dei Quattro Venti. Ma non ebbe bisogno di domandar la via.

La possente torre dell'abbazia si scorgeva da lontano. Giunse là con maestro Petrus Olai e altri che erano soliti accompagnarla, e si fece annunziare. Riteneva di trovar posto per sé e per il seguito nella vasta foresteria del monastero. Ma venne messa alla porta. L'abate Arnoldo le mandò a dire: «Non abbiamo l'abitudine di alloggiare donne in monastero. Però se volete dormire nel ripostiglio, potete accomodarvi». Un ripostiglio situato in una costruzione esterna, dove il portinaio teneva i suoi arnesi: ecco la camera che le era stata preparata! «Proprio così, le disse Cristo mentre stava pregando, prima tu hai vissuto in case lussuose e in sontuosi palazzi, ora devi sperimentare che cosa i miei santi hanno dovuto sopportare nelle loro caverne» (Processus, 49; Extrav. 97).

FarfaBrigida accettò la lezione e rimase nel capanno primitivo (Extrav. 97). In ricordo di questa escursione mal riuscita, abbiamo alcune belle rivelazioni su san Benedetto e la sua opera (III: 20-21).
Quella notte non chiuse occhio. In quel periodo farfense le visioni si susseguirono alle visioni e il maestro Petrus dovette vegliare e scrivere ininterrottamente. In ricordo di questa escursione, se così possiamo dire, mal riuscita, abbiamo alcune belle rivelazioni su san Benedetto e la sua opera (Riv. III, 20-21), ed una rivelazione sul perché l’abate di Farfa di quel tempo poteva essere paragonato ad un angelo caduto (Riv. III, 22).

Dopo ciò, Brigida si fermò ancora a Farfa, non fece subito ritorno a Roma e intanto nella città eterna arrivava come pellegrina dalla Svezia la sua figlia diciottenne Katarina, che raggiungeva la madre a Farfa. Alcune settimane dopo, poiché la figlia voleva ritornare in Svezia, Brigida fu avvertita in una visione di consigliarla di rimanere. Brigida le disse con le parole di Cristo: «Di' a questa fanciulla, figlia tua, che ora ella è diventata vedova. Ed Io ho deciso che dovrà stare presso di te, poiché Mi prenderò personalmente cura di lei» (Riv. VI: 118).


FarfaDopo oltre 6 secoli, nel 1987, per un disegno della Provvidenza, le Suore di santa Brigida e della Santa Madre Elisabetta Hesselblad sono tornate a Farfa, seguendo le orme della grande Madre. Abbiamo voluto porci in questo luogo, segnato dalla sua memoria, al servizio di Dio, della Chiesa e dei fedeli, nel ricordo della sunnominata sosta di Santa Brigida e dare vita a un Centro spirituale, dove tutti e in particolare i pellegrini svedesi, possano trovare un aiuto e un sollievo dello spirito. Le Suore perciò cercano di vivere la vocazione religiosa brigidina in spirito di comunione e di servizio a tutti e di collaborazione ecclesiale. Il primo scopo della Casa è l’ospitalità, per offrire l’opportunità di una pausa di ritiro e di preghiera a coloro che volessero trovare un luogo di pace e di spiritualità, all’ombra del monastero.

Fu costruita una Cappella nel territorio di Castelnuovo, proprio sui ruderi dell’antico “ripostiglio” o “capanno”, dove Santa Brigida aveva trovato posto nel periodo in cui si trovò a Farfa. Quei ruderi, sopravvissero alle intemperie dei secoli successivi, e nel 2007 furono portati a termine i lavori per la costruzione della Cappella, che è ora luogo di culto per i gruppi che frequentano la Casa e per quanti desiderano recarsi sulle orme di Santa Brigida.
Nel corso di questi anni, le suore hanno continuato a pregare e a lavorare in questo luogo e il ricordo della figura di Santa Brigida è andato sempre più crescendo; nel 1993 il Santo Papa Giovanni Paolo II, visitando la Diocesi di Sabina-Poggio Mirteto, il 19 marzo, si fermò a Farfa, dove benedisse una statua di Santa Brigida. La statua è posta sul piazzale antistante la Cappella delle Suore, presso la foresteria del monastero.